Intervista a Roberto Tettamanti, CEO ARTI
“Ci vediamo al Maso Poli” e immediatamente viene da pensare a un weekend di degustazione dei vini del Trentino. Invece è per lavoro: l’incontro di presentazione del nuovo logo e della nuova strategia di comunicazione ARTI.
E così tra i vigneti e il panorama sulla Piana Rotaliana, abbiamo fatto due chiacchiere con Roberto Tettamanti, CEO di ARTI.
- Perché hai scelto di rinnovare la comunicazione ARTI?
Perché siamo cambiati noi ed è cambiato il mondo intorno a noi. Il mercato attuale dello sviluppo territoriale richiede competenze e visioni diverse rispetto a quelle tradizionalmente proposte dell’architettura e dell’ingegneria. Così abbiamo analizzato più approfonditamente il nostro valore aggiunto per renderlo più coerente con le aspettative dei nostri clienti. E ovviamente comunicarlo. - Quali sono i contenuti e i temi rilevanti della comunicazione ARTI?
Il tema centrale della nostra comunicazione è legato al beneficio che produciamo nei confronti dei nostri clienti. Il focus del nostro messaggio è il risultato che il nostro lavoro crea per i committenti, per il territorio, per le comunità coinvolte. - Qual è la tua visione di futuro in riferimento al tuo settore?
Secondo me il futuro dell’ingegneria e dell’architettura sarà sempre più legato ai mutamenti del mercato. Quindi non perseguiamo più una visione cattedratica e ordinistica della professione, quanto piuttosto un’azione progettuale più prossima all’economia e allo sviluppo del territorio. - Quindi secondo te la comunicazione oggi ha anche una funzione di creazione di cultura e condivisione di valori?
Certo, ma la prima comunicazione va fatta all’interno dell’azienda stessa. I valori che condividiamo nel codice etico corrispondono in toto a ciò che realmente offriamo al mercato. La condivisione di questi valori con tutti i dipendenti e collaboratori è un punto centrale del nostro progetto di crescita e sviluppo. È questo il vero fattore di identità di un’azienda. E di ARTI.

